Le Comunità Energetiche Locali in Italia. Quale cammino?
GECO lancia il tavolo tecnico sulla regolamentazione del settore energetico nel territorio italiano.
Una transizione socio-tecnica, come quella energetica in atto, attiva cambiamenti che avvengono su molteplici piani: tecnologico, istituzionali, politiche, economiche e culturali. Un approccio co-evolutivo, che riconosca le reciproche influenze tra sfera sociale e tecnologica, è il punto di partenza per poter arrivare all’obiettivo della regolamentazione della produzione, consumo, distribuzione e vendita dell’energia prodotta da fonti rinnovabili che trova nell’esperienza sul campo il suo punto di partenza. Sperimentare non è soltanto una scelta ma una tappa dovuta per passare dall’esperienza alla norma.
Su tale premessa, lo scorso 18 novembre a Roma, GECO ha promosso un tavolo di discussione, un percorso ragionato e condiviso sul processo di sviluppo del quadro normativo nazionale e regionale delle comunità energetiche, alla luce delle recenti novità del pacchetto sull’energia pulita (CEP). Obiettivo dell’incontro, presieduto da Gianpiero Celata, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche di ENEA, consisteva nell’avviare un percorso condiviso di riflessione (a livello tecnologico, legislativo, culturale e sociale) sulla diffusione in Italia delle Comunità Energetiche Locali, obiettivo a cui il progetto GECO contribuisce con la creazione della prima comunità energetica delle zone Pilastro e Roveri di Bologna.
I promotori di GECO hanno dato avvio alla discussione, invitando a partecipare i principali attori del sistema distributivo energetico italiano, tra cui: GSE S.p.a. (Gestore dei Servizi Energetici), RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), ENGIE Italia, Regione Puglia, Politecnico di Torino, Confindustria Emilia Romagna e l’onorevole Dario Tamburrano, ex eurodeputato e membro della commissione parlamentare Industria, Ricerca ed Energia a cui si deve l’approvazione del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei”.
Accanto al tema della sperimentazione e della ricerca “sul campo”, è stata ribadita l’importanza di azioni volte alla promozione di modelli di comportamenti eco-sostenibili, per una cittadinanza sempre più attiva e cosciente della propria responsabilità civica nei confronti dell’ambiente. In tal senso, Mauro Annunziato, coordinatore progetti ENEA per le Smart CITY, ha posto l’accento sull’importanza di percorsi di engagement dei cittadini che promuovano l’adesione alla comunità energetica, inteso come diritto di ogni cittadino, al di là della condizione economica.
Unanime il consenso dei partecipanti all’incontro sull’importanza della sperimentazione locale con ricaduta sul territorio nazionale, che trova in GECO “un progetto pilota da studiare e monitorare” nelle sue fasi di sviluppo per poter creare un modello di comunità energetica replicabile. Per questo motivo, è stata avanzata la proposta di continuare gli incontri di monitoraggio del progetto in itinere.
Partire dal locale, dunque, dalla decentralizzazione per rafforzare il senso di responsabilità del cittadino e aumentarne l’autonomia economica, sociale e tecnologica. Questa la direzione da intraprendere per giungere alla regolamentazione energetica nazionale. Non solo una sfida, ma soprattutto un obiettivo che GECO è pronto ad affrontare per la costruzione di un futuro rinnovabile.