Decalogo della Comunità Energetica. #10 Cosa vuol dire abitare sostenibile?

Come partire dalla crisi ambientale ed energetica per creare le opportunità per un cambiamento culturale? Abitare in modo sostenibile, non solo gli spazi privati ma anche quelli comuni, è il punto d’inizio e d’arrivo del Decalogo della Comunità Energetica che, cominciato con la comunità energetica, si conclude con l’abitare sostenibile.

Per comprendere l’importanza di quest’ultimo punto possiamo riferirci all’artista e architetto austriaco Friedensreich Hundertwasser, di cui già abbiamo parlato nel post Una bandiera verde . A partire da una pratica artistica inscindibile da quella politico-ambientalista, Hundertwasser elaborò la teoria delle 5 pelli dell’essere umano. Secondo l’artista, l’uomo è circondato da cinque strati ed ognuno di essi rappresenta la sua consapevolezza sul mondo che lo circonda. Dopo l’epidermide ed il vestito, la terza pelle è rappresentata dall’involucro-casa, a cui segue l’identità e, da ultimo, la terra.

Precursore della bioarchitettura e dell’abitare sostenibile, Hundertwasser percepisce la relazione locale/globale e riconosce che la dipendenza ecologica di tutti gli esseri viventi implica la necessità di una società sostenibile. Pelle, abiti, casa, identità e pianeta terra diventano i livelli su cui imbastire il rapporto uomo-casa-città-ambiente, tra interno ed esterno, tra privato e pubblico, tra individuo e società.

Oggi, nell’epoca delle eco-housing e dello sviluppo sostenibile, le teorie di Hundertwasser tornano più che mai attuali. L’attuale crisi ambientale, riletta alla luce del suo pensiero, pone svariati interrogativi sul nostro “abitare” nel mondo: come cambia lo spazio domestico, sotto l’influenza delle nuove tecnologie e con il sorgere di nuovi stili di vita? Quali politiche, strategie, dinamiche di appropriazione devono essere implementate perché l’abitare sia un diritto universale?

La comunità energetica si basa sul concetto dell’abitare sostenibile che, come ci spiega Filippo Molinari di AESS, non si limita all’idea di costruire edifici con materiali ecologici e ad alta efficienza energetica, o di garantire il giusto comfort a chi occupa gli spazi. Abitare la casa, la città, il pianeta in modo sostenibile significa assicurare il rispetto dell’ecosistema, limitare gli impatti su di esso e ridurre emissioni inquinanti, sprechi e rifiuti. Significa sentirsi comunità, perché, come affermava Hundertwasser, “se uno sogna da solo, è solo un sogno. Se molti sognano insieme, è l’inizio di una nuova realtà.”

3 Risposte a “Decalogo della Comunità Energetica. #10 Cosa vuol dire abitare sostenibile?”

  1. Se i progettisti sono animati ed ispirati da questi principi, definibili nuovi e sani, l’architettura, che non può che essere anche un business, può vedere sensibilmente ridotti i condizionamenti indotti dalla committenza più rapace, arrivando ad un compromesso accettabile.
    Poi sono auspicabili scenari migliori con effetti virtuosi.
    Complimenti e buon lavoro!
    arch. Beppe Bagattini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.